“Non accada mai più”. Così Boris Johnson sull’intervista estorta a Lady D

“Non accada mai più”. Così Boris Johnson sull’intervista estorta a Lady D

“Non accada mai più”. Così Boris Johnson sull’intervista estorta a Lady D



AGI – Bufera sulla Bbc dopo che un’inchiesta ha appurato che l’intervista bomba del 1995 in cui Lady Diana rivelò che il matrimonio con Carlo era finito fu estorta con una trappola. Il premier britannico, Boris Johnson, si è detto “preoccupato” per le conclusione dell’indagine condotta da Lord Dyson e ora crescono le pressioni per una riforma strutturale della governance dell’emittente.

“Sono preoccupato dai risultati del rapporto di Lord Dyson. Posso solo immaginare lo stato d’animo della famiglia reale e spero davvero che la Bbc prenda tutte le misure possibili per assicurarsi che una cosa come questa non accada mai più”, ha detto Johnson.

“Il governo deve valutare con molta attenzione il dossier nel suo complesso”, ha avvertito il ministro della Giustizia, Robert Buckland specificando come la condotta di Bashir non fosse “solo la decisione di un reporter o di un team di produzione” ma il frutto di scelte “devastanti e sbagliate prese molto più in alto”. 

L’accusa ora è rivolta all’intera catena di comando della Bbc: si punta a capire come l’operato di Bashir sia stato coperto e insabbiato: “Il governo ha la responsabilità di prendere in esame la possibilità che la governance della Bbc necessiti di essere riformata”, ha aggiunto Buckland.

Per l’emittente, che dopo 25 anni ha chiesto scusa, “in modo incondizionato e completo” per aver consentito a un ‘rogue reporter’, un giornalista-canaglia e privo di scrupoli, di violare le linee-guida dell’emittente, la verità sarebbe però un’altra: in una nota, pubblicata ieri, ha fatto notare che fu una “scelta personale” della principessa quella di affidarsi al giornalista e non, quindi, una decisione della rete. 

La reazione di William e Harry

Anche i principi William e Harry, i figli di Diana, hanno criticato la BBC spiegando come ci fosse un legame diretto tra l’intervista e la morte della madre, avvenuta in un incidente stradale due anni dopo. William ha detto in particolare che l’intervista ha creato una “falsa narrazione” su Diana e che la Bbc e gli altri media dovrebbero rimediare.

“L’intervista ha contribuito notevolmente a peggiorare la relazione tra i miei genitori e da allora ha ferito un numero innumerevole di altre persone”. Harry, invece, ha denunciato che le cattive pratiche dei media sono ancora diffuse e ha accolto con favore l’indagine  “Si tratta del primo passo vero la giustizia e la verità”. 

Il rapporto di Dyson

Nel frattempo Bashir, forse fiutando l’aria, nei giorni scorsi si è dimesso: ufficialmente per ragioni di salute (era in malattia da mesi), ma ormai era chiaro che le cose non si stessero mettendo per il meglio per lui. Si è anche scusato ma rimane “immensamente orgoglioso” di quell’intervista.

L’intervista è tornata di nuovo al centro delle polemiche dopo che il fratello di Diana, Charles Spencer, ha denunciato le modalità, tra documenti e tattiche disoneste, usate da Bashir per convincere la donna a concedere l’intervista. Di conseguenza, la Bbc ha commissionato un’indagine al giudice in pensione John Dyson che, dopo aver esaminato a fondo la questione, ha stilato un rapporto di 126 pagine.

L’insieme di inganni e bugie rivolete a Diana comprendeva, tra le tante cose, false ricevute, l’assicurazione (anche quella falsa) che i cortigiani le aprivano le lettere e che la sua auto era seguita e spiata, amici che la tradivano.

Si calcola che quel dialogo tra Diana e Bashir fu visto da 22,8 milioni di telespettatori (un record, anche se non va dimenticato che il mercato dei media all’epoca era molto meno frammentato di oggi). Era la prima volta che un membro della Famiglia reale parlava così apertamente della sua vita a Corte

Regole e indagini

Le regole che governano le modalità di azione della BBC, emittente pubblica britannica fondata nel 1922, sono stabilite in una carta reale dove si richiede che il suo operato sia imparziale e agisca nell’interesse pubblico, oltre ad essere aperta, trasparente e responsabile nelle sua condotta.  

La polizia di Londra, che a marzo aveva già escluso l’apertura di un’indagine penale sulle accuse relative all’intervista di Bashir a Lady D., ha reso noto di voler esaminare il rapporto Dyson “per garantire che non ci siano nuove prove significative” che possano cambiare le decisioni già prese due mesi fa.



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